Uno dei marchi doc del “Made in Italy” è certamente il settore vinicolo, eccellenza assoluta del nostro paese. Non stupisce, in tal senso, che vengano organizzate anche visite apposite, da ogni parte del nostro paese (e non solo), per visitare le zone italiane vinicole più celebri, come ad esempio la Franciacorta, che grazie alla vicinanza col capoluogo di provincia consente anche di vivere momenti relax e divertenti nei tanti locali notturni nel centro cittadino in compagnia di uomini ed escort di brescia.
Avviare un business in questo settore, affidandosi ai tanti professionisti presenti lungo tutto lo Stivale, è un’idea che bazzica nelle mente di più di una persona, grazie alle possibilità di poter ottenere ottimi guadagni sfornando vini apprezzati non solo dagli esperti, ma anche dal cosiddetto “mainstream”. La prima tappa fondamentale per la produzione del vino è, inevitabilmente, quello di installare un vigneto.
Fasi preliminari dell’installazione di un vigneto
Prima di procedere a tale opera, è necessario preparare al meglio il terreno dove sorgerà il vigneto, step indispensabile per ottenere un prodotto finale in grado di accogliere il favore del pubblico. La prima fase è quella dell’estirpazione, eliminando le radici presenti nel terreno, che, in alcuni casi, potrebbe essere veicolo di tossine o virus in grado di compromettere la salute delle piantine.
Si passa, poi, allo scasso del terreno, utile a migliorare il drenaggio e la porosità del terreno, oltre a dover rimuovere tutte le pietre presenti in modo da ottenere un terreno omogeneo e migliorare, in seguito, la precisione quando vengono installati i pali. L’ultimo fondamentale passaggio per creare il terreno ideale, consiste nella concimazione di fondo.
Passiamo ora, invece, a tutte le forniture necessarie per l’installazione di un vigneto, analizzando, passo dopo passo, il processo da dover seguire. La prima fase è quella della cosiddetta “squadratura”, imprescindibile per delimitare i confini del nostro vigneto e fornire il giusto allineamento dei pali e delle piante, che dovranno tenere inevitabilmente conto delle aree di manovra dove opereranno i macchinari.
Alla “squadratura” fa seguito un’altra fondamentale fase preliminare: il picchettamento. Esso, tramite delle aste, indica i punti in cui verranno messe a dimora le piante, necessari per stabilire il numero di barbatelle e pali necessari per la costruzione del vigneto. Archiviate queste due procedure si passa, poi, alla fase più importante della costruzione di un vigneto.
Gli step necessari nella costruzione di un vigneto
L’ancoraggio, in tal senso, è un elemento cardine nella nascita di un vigneto, utile per renderlo sicuro. Le ancora devono essere necessariamente fissate nella parte esterna dei filari, in quanto, poi, si avvitano al terreno in tutta la loro lunghezza. E’ importante, tuttavia, prestare grande attenzione nel lasciare solo la parte superiore dotata di foro dove passerà il filo , che dovrà essere fissato all’estremità superiore del palo della testa.
La quarta fase dell’installazione di un vigneto consiste nella posa dei pali, un’operazione che avviene con una trivella nei punti prestabiliti durante la fase del picchettamento. I pali di “testa” fisseranno agli ancoraggi dei filari nella loro parte esterna, quelli intermedi, invece, devono essere installati nella parte interna del filare.
Dopo aver posato i pali, si passa alla scelta dei fili. Un’azione di rilevante importanza, come facilmente intuibile, che decreta il buon esito della crescita della vite. Ed è per questo motivo che è fondamentale scegliere pali di elevata qualità, al fine di fornire la giusta sicurezza e robustezza all’intero vigneto.
Concludiamo l’articolo ricordando che, in base ad una legge entrata in vigore qualche anno fa, per installare un nuovo vigneto non è indispensabile acquistare i diritti di un altro viticoltore che espianta la vigna: è sufficiente, infatti, chiedere l’autorizzazione al Ministero delle Politiche Agricole, che valuterà la richieste e fornirà, poi, una risposta circa la fattibilità del progetto.
