Anche i piccoli dettagli possono cambiare radicalmente il soggiorno di un ospite in un hotel: accorgimenti e attenzioni al momento giusto lasceranno un gradevole ricordo e inviteranno a tornare in futuro.
Con una concorrenza sempre più agguerrita grazie all’affermarsi dei vari tipi di turismo – di villeggiatura, di benessere, termale, congressuale… – l’attenzione al dettaglio, dalla biancheria di camera fino a kit di benvenuto, permetterà di essere sempre in cima alle preferenze dei clienti vecchi e nuovi.
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Gli asciugamani e la biancheria di camera
La biancheria di camera rappresenta, in tutti i sensi, il “contatto tattile” fra la struttura ospitante e il cliente. Si tratta in altre parole dell’abbraccio, del gesto intimo che stabilisce un rapporto molto profondo tra l’hotel e i suoi ospiti: inutile dire che si dovrà cercare in tutti i modi di non deludere.
Fondamentalmente, una stanza d’albergo ha due «centri nevralgici» che devono essere curati con la massima attenzione: il letto, perché in hotel principalmente si dorme, e il bagno, ragion per cui le lenzuola e gli asciugamani devono essere di eccellente qualità e non presentare il minimo difetto dovuto all’uso continuo.
Il numero di volte con cui asciugamani e lenzuola vengono cambiate in un hotel dipende strettamente dal numero delle stelle, anche se possono esserci eccezioni a questa regola. In linea di massima, in Italia funziona così:
- Hotel a una stella: lenzuola e asciugamani devono essere sostituiti almeno una volta ogni sette giorni.
- Hotel a due stelle: di norma gli asciugamani si cambiano ogni due giorni e le lenzuola due volte alla settimana.
- Hotel a tre stelle: le lenzuola vengono cambiate un giorno sì e uno no, gli asciugamani tutti i giorni.
- Hotel a quattro e cinque stelle: asciugamani e biancheria vengono cambiati tutti i giorni.
Detto questo, negli ultimi tempi si è cercato molto di limitare il cambio degli asciugamani, che se praticato quotidianamente comporta un grave rischio per l’ambiente viste le quantità di detersivi che vengono impiegati. Ma la biancheria per hotel viene comunque lavata spesso, molto più che in una normale abitazione, per evidenti motivi d’igiene e anche per offrire un particolare comfort (pensate alle lenzuola sempre fresche e profumate) agli ospiti: tra le sue caratteristiche principali deve quindi avere soprattutto la resistenza all’usura e al lavaggio, oltre a presentare caratteristiche di morbidezza e confortevolezza perfette per il cliente.
Gli asciugamani sono sovente di spugna, il cui spessore si misura in grammi per metro quadro, di solito da 400 a 500, altrimenti il materiale scelto è il cotone bianco. Stesso discorso vale per i tappeti doccia (che di solito devono essere un po’ più spessi) e gli accappatoi. È bene prevedere asciugamani in tre diverse misure, “ospite”, per il viso e telo doccia o asciugamano grande, di solito di un metro per un metro e mezzo, ovviamente in numero equivalente al numero di occupanti della stanza.
Anche per quanto riguarda le lenzuola la fa da padrone il cotone, ma gli hotel che vogliono davvero distinguersi fanno ricorso anche al lino o alla seta: si tratta di materiali molto pregiati e molto costosi, che sono adatti soprattutto per le suite e per quei clienti che sono disposti a pagare una piccola fortuna per dormire da veri re; inotlre deve essere valutata la loro capacità di scaldare durante la notte, in accordo con la temperatura media della località. Al contrario state attenti, in caso di tessuti misti, a farvi indicare precisamente la loro composizione, perché alcuni materiali sono controindicati per allergie e sudorazione notturna, soprattutto nei luoghi caldi. I tessuti sintetici sono in genere da evitare, si appiccicano alla pelle e lasciano una sensazione sgradevole al risveglio.
Di norma, gli asciugamani sono uno dei più importanti veicoli pubblicitari a disposizione dell’albergo, e spesso presentano una personalizzazione con il nome e il logo dell’hotel. Non si tratta comunque di una pratica indispensabile: anche le linee «neutre» vanno benissimo, l’importante è che la qualità sia sempre molto elevata. Inutile dire che alla minima presenza di buchi o lacerazioni i componenti della biancheria di camera devono essere immediatamente sostituiti.
I kit di cortesia
Una voce decisamente importante nelle forniture alberghiere è rappresentata dai servizi di cortesia. Con questo termine vengono indicati i prodotti che ogni cliente si aspetta di trovare nella sua stanza d’albergo non appena ne varca la soglia, a partire dal kit da bagno con (almeno) sapone, bagnoschiuma, shampoo e cuffia per la doccia. Scegliere i prodotti giusti è importante per mettere a suo agio l’ospite e iniziare a «coccolarlo» fin dall’arrivo.
Per prima cosa, bisogna tenere conto che molti elementi dei set di cortesia di solito finiscono nelle valigie dei clienti al momento della loro partenza (essendo a tutti gli effetti un piccolo dono per loro). Così, se si è optato per oggetti personalizzati con il nome e l’indirizzo dell’hotel, questi potranno fungere da efficace mezzo di promozione anche molto tempo dopo il soggiorno.
Naturalmente il costo da affrontare è superiore, e potrebbe quindi essere una buona idea limitarsi a fascette personalizzate appositamente stampate. In alternativa, esistono molte tipologie di set già pronti (le cosiddette linee “neutre”) con un numero variabile di oggetti. La cosa più importante da tenere a mente è questa: se optate per una linea personalizzata, abbiate cura che i prodotti siano sempre di qualità e le profumazioni personalmente approvate, altrimenti rischierete di ottenere poco edificanti “associazioni” tra il vostro nome e l’omaggio per il cliente. Scegliete sempre fidandovi dei vostri gusti e del parere di un esperto e cercate anche di capire la persistenza di un aroma anche a qualche giorno dall’apertura.
Il più importante tra questi oggetti è sicuramente il sapone, che di solito viene realizzato nella classica glicerina o in materia vegetale. Anche qui è possibile nonché diffuso incidere il logo e il nome dell’albergo sulla superficie del sapone stesso. Il numero minimo di saponi è due, per il lavandino e per il bidet.
Ci vuole attenzione anche nello scegliere l’involucro: deve permettere di aprire facilmente l’accessorio ma allo stesso tempo non deve “sfaldarsi” in mano, come spesso capita alla carta di cattiva qualità. Ricordatevi che l’umidità presente nei bagni e la possibilità che dell’acqua finisca sopra anche alle confezioni intonse è elevata, quindi meglio spendere un po’ di più per assicurarsi involucri resistenti e impermeabili.
Poi vengono i flaconi per la doccia e il bagno: il minimo indispensabile è un doccia schiuma, che possa servire sia per i capelli che per il corpo, ma è molto meglio prevedere almeno shampoo e bagnoschiuma nonché, potendo, anche un balsamo.
Un buon consiglio è quello di pensare (soprattutto se l’hotel si fa vanto delle sue strutture di benessere come SPA, sauna e piscina, è ubicato in un luogo particolarmente ameno e interessante e così via) anche a un piccolo omaggio da non reintegrare nei giorni successivi, ma da considerare come benvenuto: un gommage per la pelle, una crema per il corpo o per le mani, uno scrub… un’attenzione che risulterà assai gradita.
Anche qui è meglio optare per flaconi più piccoli (30 o anche 25 ml, non di meno, altrimenti il contenuto basterà al più per una sola doccia) ma di qualità superiore: ad esempio, meglio prodotti non eccessivamente acquosi ma più concentrati, anche dal punto di vista dell’inquinamento e del consumo di acqua.
In alternativa ci sono le più economiche bustine, ma devono aprirsi con facilità: trovarsi sotto l’acqua senza riuscire ad accedere al bagnoschiuma, o ancora rischiare di applicare troppa forza, lacerare la bustina e vedere tutto il prodotto finire per terra, non è certo rilassante per nessuno.
Il consiglio insomma rimane quello di non lesinare su questi oggetti che con un investimento ridotto (a meno che l’hotel non abbia centinaia di stanze, ovviamente, ma in questo caso si possono applicare interessanti economie di scala) migliorano sicuramente l’umore dei propri ospiti: basta dare un’occhiata ai siti di recensioni per vedere come la consistenza dei kit cortesia sia una variabile che compare in moltissimi resoconti di viaggio, letti ogni giorno da migliaia di potenziali visitatori.
Siate certi che i flaconi vengano sostituiti appena scendono sotto la metà del loro contenuto iniziale, e che ci sia un elemento di ogni tipo per ognuno degli ospiti nella stanza.
Dopo questo genere di prodotti, i set di cortesia comprendono di solito articoli usa-e-getta per il bagno o la doccia: almeno la cuffietta per i capelli e, potendo, anche le ciabattine di spugna o materiale sintetico. Fra gli altrioggetti più apprezzati nei kit di cortesia ci sono spazzolino e dentifricio, sovente dimenticati dagli ospiti e utili anche da portare con sé nelle escursioni giornaliere.
Un’idea interessante, infatti, può essere quella di allegare nel kit di benvenuto anche oggetti che serviranno al cliente durante il suo soggiorno che non siano strettamente legati alla presenza in hotel: ad esempio una chiavetta USB per gli hotel dedicati al business sarà sicuramente un regalo apprezzato per pochi euro di spesa, mentre nelle grandi città shopper, ombrelli o cappellini con il logo dell’albergo permetteranno di soddisfare il cliente, che sarà sicuramente grato per il pensiero, e di effettuare una promozione esterna gratuita.
Non dimenticare di allegare cartine e biglietti da visita con le indicazioni dell’hotel.
Il frigobar
Un hotel che si rispetti ha quasi sempre a disposizione un frigobar sufficientemente capiente e dotato di alimenti e bevande per il ristoro dell’ospite.
Il vantaggio è duplice: da una parte l’hotel solitamente effettua un ricarico di una certa percentuale del prezzo d’acquisto, in modo da guadagnare su quanto viene consumato, e dall’altra il cliente può soddisfare sete o fame improvvise in qualsiasi ora del giorno e della notte, senza doversi recare in un bar o in un supermercato a fare acquisti.
Attenzione, però: capita che il frigobar sia ignorato e che i prodotti ivi contenuti finiscano irrimediabilmente con lo scadere, venendo così gettati via e costituendo una perdita per l’esercizio. Qualche consiglio sarà utile per allestire un frigobar sfizioso e invitante:
- Per prima cosa, cercate di offrire un «menu» diverso dal solito. Le mini-bottiglie mignon di liquori e altri alcolici sono una cosa (un po’ triste) che appartiene al passato. Meglio stare al passo coi tempi, cavalcando le nuove tendenze, e offrire magari qualche buon succo di frutta biologico, e snack come piccole specialità locali oltre alle consuete merendine e tavolette di cioccolata. Prevedete anche qualcosa per celiaci, infusi, barrette energetiche. Soprattutto se l’hotel ha un importante centro benessere, una SPA all’avanguardia o si trova in una località termale, il cliente si aspetterà di ricevere un trattamento consono anche per quanto riguarda bibite e piccoli assaggi.
- Cercate di personalizzare il vostro minibar: non sono infrequenti i casi in cui addirittura non vengono notati perché si scambiano con l’anta di un armadio. Puntate su look diversi dal consueto anche per il vostro frigo, magari con qualche tocco artistico o sottolineatura estetica per rilevarne l’importanza all’interno della stanza. Non eccedete, perché le decorazioni a mo’ di poster grandi come tutta l’anta rischiano di essere piuttosto pacchiane. Ricordate inoltre che i minibar possono essere oggetti di notevole tecnologia, come quelli che all’apertura inviano un segnale alla reception in modo da orientare il controllo del giorno dopo su quali stanze è necessario rifornire; sarà bene anche assicurarsi che ci sia un cicalino in grado di indicare quando il frigo è stato tenuto aperto per troppo tempo.
- Non esagerate con il ricarico. Se mettete una bottiglietta d’acqua naturale a cinque euro, saranno molto più le volte in cui il cliente si berrà un bicchiere d’acqua del rubinetto di quelle in cui si sceglierà quanto viene offerto dal minibar. Essendoci una data di scadenza, oltretutto, prima o poi i prodotti devono essere consumati, altrimenti verranno comunque gettati via. Prezzi non eccessivi fanno spesso passare il giudizio dell’ospite da «inutile spesa» a «momento di ristoro a buon mercato». Se proprio volete lasciare un bel ricordo, regalate un dolce o una bottiglia non troppo costose ai vostri clienti al momento del check-out.
- Per minimizzare i costi, acquistate per le vostre stanze frigobar che consumino meno energia possibile e siano soprattutto silenziosi, in modo da non disturbare la permanenza degli ospiti, soprattutto di notte. Non c’è nulla di peggio che insonorizzare una camera o vantarsi di una location particolarmente tranquilla e poi imporre un fastidioso ronzio durante la notte! Cercate quindi dei modelli a “zero decibel” o analoghi.
La cassaforte
Le casseforti fanno parte della dotazione standard di una buona camera d’albergo, e permettono agli ospiti di conservare denaro contante, preziosi, documenti d’identità senza paura.
Ne esistono di diversi tipi: le più diffuse e semplici sono quelle con serratura a chiave, che però sono ormai in disuso per la necessità addossata al cliente di conservare la chiave durante il giorno, un impegno piuttosto scomodo soprattutto in caso di soggiorni al mare o in grandi città e se si ha già con sé la chiave della stanza.
Discorso analogo per i modelli con apertura tramite scheda, anche se una «card» è molto più semplice da conservare all’interno del proprio portafoglio; ne esistono anche che si aprono soltanto con l’inserimento della carta di credito dell’ospite.
Il modello in assoluto più richiesto al giorno d’oggi è però quello a combinazione digitale, che prevede un codice master personalizzabile con pochi passi da parte del cliente (e la presenza, ovviamente, di una chiave d’emergenza gestita dal personale dell’hotel). Se scegliete questo modello per il vostro hotel, assicuratevi innanzitutto che ci siano più lingue per le istruzioni, sia fisiche che sul display, in modo da indirizzare i clienti di diverse nazionalità; in alternativa, l’italiano e l’inglese forniranno un buon compromesso. Segnalazioni sonore e visive rendono più intuitivo l’impiego.
Fate attenzione anche al tipo di tassellatura con cui è previsto il fissaggio: dev’essere sufficientemente robusta da rendere estrememente difficile, se non impossibile, l’asportazione. Questo vale soprattutto se invece di una cassaforte a incasso (costosa e onerosa anche in termini di spazio) la cassetta è di quelle a dimensioni ridotte, con un peso in teoria non difficile da gestire per un potenziale ladro.
Dimensioni e sicurezza (quindi spessore della porta e delle pareti del corpo, standard di sicurezza eccetera) vanno di pari passo con la tipologia dell’hotel: un albergo destinato al business e alle conferenze necessiterà infatti di cassette di sicurezza all’avanguardia e di dimensioni piuttosto abbondanti, tali anche da poter ospitare un’intera ventiquattrore o un computer portatile, se necessario.
Gli ospiti più esigenti apprezzeranno funzioni aggiuntive, come la possibilità di richiedere un «log» delle ultime operazioni di apertura e chiusura effettuate con la cassaforte.
L’asciugacapelli
Il phon o asciugacapelli è forse in cima alla lista delle cose che vengono dimenticate quando si fa la valigia per una vacanza. Anche quando si ricorda di infilarlo nel bagaglio, si tratta comunque di un oggetto molto ingombrante, che è meglio lasciare a casa a meno che non si abbiano esigenze particolari.
Quasi tutti gli alberghi offrono asciugacapelli di media potenza per ovviare a questo problema, ma la scelta non è sempre facile, anche perché si tratta di uno degli elettrodomestici che in assoluto consuma di più e va a incidere sulal bolletta dell’albergo. Per questo è consigliabile scegliere come dotazione degli asciugacapelli a pulsante, magari a più di una velocità, di modo che il tempo in cui questi rimangono accesi sia effettivamente limitato all’asciugatura dei capelli.
In alternativa esistono dei timer elettronici a spegnimento automatico, ma accertatevi che il ciclo sia intorno ai dieci minuti: di meno potrebbe non essere sufficiente per le necessità dell’ospite. L’asciugacapelli di solito viene fissato alla parete tramite un’apposita struttura, e può avere la forma classica oppure essere a tubo. Sono preferibili i primi, con una resa estetica più familiare per il cliente. Per gli spazi comuni, prevedete sempre l’installazione di asciugamani ad aria.
Per quanto riguarda la potenza, ricordatevi di valutare un elemento che a volte può essere dimenticato: la silenziosità delle stanze. Se le pareti sono molto sottili, è assolutamente necessario limitare il più possibile i decibel generati dall’apparecchio, anche a costo di sacrificare un po’ di potenza effettiva. In un albergo c’è sempre qualcuno che si fa una doccia più o meno a qualsiasi ora, e un asciugacapelli potentissimo ma rumoroso disturberà invariabilmente il sonno di qualche ospite.
È da notare inoltre che alcune strutture che hanno bisogno di consumi sempre molto bassi possono contare su offerte personalizzate, con apparecchi in grado di avere un impatto minimale sui costi di fine mese.
La televisione
Di norma, gli hotel dalle tre stelle in su offrono ai propri ospiti anche il televisore, non di rado con la possibilità di accedere a canali satellitari o addirittura a film su dvd.
Oggi i televisori per hotel sono tutti piatti o ultrapiatti, LCD o LED, e quando vengono scelti va privilegiato soprattutto il consumo energetico (ricordatevi che in hotel non c’è ovviamente la stessa attenzione alla bolletta da parte dei clienti che si ha in casa, e spesso l’apparecchio rimane acceso per ore). Particolarmente indicati sono quelli dotati di regolatore di retroilluminazione, che permettono anche una visione più confortevole.
Per la maggior sicurezza dei clienti e per il loro comfort, quasi tutti i televisori per hotel vengono fissati a muro oppure con braccio meccanico; i modelli più moderni sono anche dotati di slot dvd laterale e di compatibilità con le più diffuse schede per macchine fotografiche, in modo da permettere all’ospite di guardare le istantanee scattate durante il soggiorno.
I televisori per hotel (o «hospitality tv», in gergo tecnico) devono prevedere alcune funzioni specifiche, di solito chiamate genericamente come «hotel mode». Tra queste, il blocco del volume per non disturbare gli altri clienti, il blocco dei canali visualizzabili e il blocco del menu. Inoltre, deve essere prevista una tecnologia apposita per la fruizione e l’acquisto, con gestione centralizzata, di film e altri contenuti a pagamento.
Il telecomando per hotel dev’essere il più possibile semplice e privo di quella miriade di tasti che per la fruizione basica di solito sufficiente in albergo sono superflui e non fanno altro che aumentare la confusione.
Non dimenticatevi della sicurezza, nell’acquisto delle vostre hospitality tv: i televisori devono essere in materiale ignifugo, con componentistica professionale in grado di resistere alle sollecitazioni e all’usura, ed è importante accertarsi che sia prevista un’assistenza on-site. Un vantaggio ulteriore è rappresentato dagli smartloader che consentono di caricare da un apparecchio all’altro le impostazioni per la TV e relative alla programmazione dei canali.
Gli accessori di camera
Una stanza davvero confortevole «coccola» il cliente con oggetti e piccole attenzioni anche al di là dei normali set di cortesia. Inoltre, alcuni di questi possono essere utili per riordinare la camera e gestire in modo più razionale lo spazio rendendo superflui investimenti onerosi per superfici e spazi più ampi.
Come per i kit di cortesia, anche per gli accessori di camera vale il discorso della personalizzazione, con in più la necessità, superiore rispetto alla stanza da bagno, di armonizzare qualsiasi scelta grafica con l’arredo che si è scelto.
Fra gli oggetti più comuni compare sicuramente il reggivaligia, la cui funzione è quella di ospitare il bagaglio del cliente soprattutto per brevi periodi di soggiorno: non sottovalutatene l’utilità, perché non di rado gli ospiti arrivano con valigie molto voluminose e la possibilità di farle e disfarle in tutto comfort sarà sicuramente apprezzata. Quando li acquistate, cercate soprattutto di valutarne la robustezza: il legno è sicuramente bello ma l’acciaio cromato garantisce un sostegno maggiore. La presenza di sponde impedirà al bagaglio di cadere. Il reggivaligie dovrà inoltre essere pieghevole, in modo da poter essere riposto senza occupare troppo spazio quando non viene usato.
Di sicura importanza anche i cestini per la spazzatura, complemento che non può mancare sotto la scrivania o lo spazio scrittura così come nel bagno. Devono avere la dimensione necessaria per ospitare i sacchettini e possono essere realizzati in più materiali, dal bambù al legno, dall’acciaio al materiale plastico. Meglio però che siano impermeabili e resistenti alle macchie. Possono servire anche per aggiungere una nota di colore all’ambiente. Per il bagno, invece, orientatevi su pattumiere con meccanismo a pedale e assicuratevi che sia previsto un sistema antiribaltamento.
Sulla scrivania dovrete prevedere poi a un set per la scrittura. L’ecopelle è uno dei materiali più convenienti, in quanto di ottima resa estetica e di costo contenuto. Con l’ecopelle vengono realizzati i sottomano da tavolo (meglio se con tasche laterali), indispensabili per non correre il rischio di rovinare i vostri mobili, e possono essere coordinati gli altri accessori che sceglierete per la vostra dotazione, come i set scrivania (di solito un bicchiere portapenne, un portabiglietti da visita o uno spartilettere, ma la dotazione aumenta in caso di hotel “business”).
Completano le dotazioni le cartelle e le cartelle portablocco. Cercate di usare lo stesso materiale anche per la cartella che contiene la documentazione utile relativa all’albergo, come gli orari della reception, i servizi offerti dalla SPA, il menu del ristorante, i depliant sulle attività che si possono compiere nelle vicinanze e così via (molto meglio che accatastarli sui comodini o sulla scrivania senza un ordine logico).
Un buon tè (o un caffè solubile) è un piacere a cui molti non possono rinunciare, soprattutto in vacanza. Per questo i bollitori sono apparecchi abbastanza comuni nelle stanze d’albergo. Se scegliete di acquistarli, abbiate cura che sia previsto un sistema di spegnimento automatico per evitare gravi rischi per la sicurezza nel caso che l’ospite si dimenticasse di spegnerlo dopo l’uso. Anche il bollitore può essere l’occasione per un coordinato armonico con vaschette portabustine e vassoi, utili per conservare qualche piccolo snack di benvenuto, come un biscotto, che i clienti non mancheranno di apprezzare.
Ci sono poi i porta-avvisi e porta-comunicazioni: una struttura come un hotel è fortemente specializzata, con aree riservate a determinate funzioni e la necessità di continui avvisi da appendere per l’uso di clienti e dipendenti (dai divieti di fumo alle istruzioni di sicurezza, passando per la planimetria dello stesso albergo e le condotte da tenere in caso di incendio o altra calamità). Per questo motivo tra le spese per forniture bisogna tenere conto di questa voce di spesa sottovalutata.
Meglio scegliere, se si hanno porte in vetro, porta avvisi che permettano di leggere il messaggio dai due lati, completo di buoni adesivi per il fissaggio. Non lesinate sui pittogrammi di sicurezza, obbligatori per legge e per garantire un buon soggiorno ai vostri ospiti. Cercatene modelli il più possibile standardizzati, in metalli come alluminio, e di facile comprensione, con meno scritte possibili in italiano (e dove sono proprio indispensabili, anche con traduzione in inglese).
I carrelli per il servizio ai piani
L’accessorio indispensabile per tutto il personale di servizio addetto alle camere è il carrello: una struttura a ruote in grado di alloggiare asciugamani puliti e da sostituire, kit di cortesia e altri oggetti per ottimizzare il servizio e rendere il più possibile veloce il passaggio da una camera all’altra, con conseguente risparmio per l’albergo e minor disagio per gli ospiti dell’hotel.
Ecco perché i carrelli di servizio vanno scelti con attenzione fin nei minimi dettagli. Le ruote, ad esempio: non sono tutte uguali. Scegliete quelle che più si adattano alle superfici dei vostri corridoi e delle stanze (moquette, piastrelle e così via), meglio ancora se sono facilmente sotituibili.
La struttura dovrà rappresentare il giusto compromesso tra maneggevolezza per il personale e capacità di contenimento. È molto utile anche prevedere una serie di bordi paracolpi, antiurto e antitraccia, visto che il carrello potrebbe rovinare le strutture dell’albergo. Una buona idea potrebbe essere quella di scegliere un modello con teli portasacco estraibili o pieghevoli, in modo da ridurre l’ingombro quando non vengono utilizzati.
Un tipo diverso di carrello è quello per il rifornimento del frigobar. Devono essere dotati di cassetti estraibili con facilità su guide scorrevoli, per garantire igiene e sicurezza, in più devono essere realizzati in materiale impermeabile.
Ancora diversi i carrelli portaabiti e portabagagli: anche qui date la priorità alla robustezza, ma ricordate che questi oggetti, a differenza dei carrelli per il servizio, vengono quasi sempre lasciati a vista nella lobby dell’albergo, per cui in molti casi si sceglie l’ottonato per la sua maggior resa estetica. Visto che già le valigie peseranno non poco, è consigliabile che le strutture dei cartelli portaabiti e portabagagli siano il più possibile leggere, senza compromettere la loro resistenza alle sollecitazioni e agli urti.
Infine ci sono i carrelli pensati per il servizio ai tavoli: anche questi sono disponibili in diverse fogge e permettono di muoversi velocemente nei locali del ristorante o della sala colazione raccogliendo quantità cospicue di piatti sporchi, involucri e rifiuti per liberare i tavoli in fretta. La scelta della loro dimensione dovrà essere fatta basandosi sugli spazi dell’albergo: se sono ridotti, la scelta migliore è quella di un carrello rotondo, ad almeno due piani (meglio tre), se il ristorante è invece piuttosto ampio, con grandi spazi tra i tavoli, il carrello rettangolare, magari con vetrinetta, fa sempre la sua figura.
Esistono anche carrelli semoventi refrigerati o riscaldati per portare direttamente all’ospite qualche scelta dal buffet o per rendere l’accesso più comodo.
Le forniture per il buffet
Mentre i pranzi e le cene seguono più o meno le stesse problematiche e necessità dei semplici ristoranti, la colazione è un altro discorso, con specificità tutte sue e diversi tipi di forniture. La colazione è soprattutto il primo pasto della giornata, e per mettere di buon umore l’ospite è necessario che sia completa, ricca di alternative, servita in stoviglie e contenitori immacolati e in maniera perfettamente igienica.
I dispenser di cereali servono per mantenere freschi i cereali per la colazione contenuti al loro interno (come i corn-flakes e i fiocchi d’avena) e dosarli secondo la richiesta dell’ospite. Sono molto più igienici dei comuni recipienti aperti e presentano un meccanismo a rubinetto per evitare sprechi e spargimenti.
Quella dei dispenser è la formula consigliata anche per succhi e portaghiaccio, ma è fondamentale sincerarsi degli agenti a cui non possono resistere le sostanze plastiche con cui di norma vengono realizzati i contenitori: al momento della pulizia, infatti, si potrebbero avere brutte sorprese. I materiali devono essere atossici e non lasciare retrogusti anche dopo vari giorni di conservazione.
È meglio che i dispenser si possano smontare in piccole parti e rimontare senza fatica, per pulirli al meglio: anche qui, come in tutto ciò che riguarda la colazione, è infatti necessaria un’attenzione maniacale per la pulizia, ed è molto facile che nei meccanismi si incastri qualche particella di cibo o di ruggine in caso di liquidi. In alternativa esistono i dispenser a brocca, con appositi coperchi, ma è più facile sprecare ciò che è contenuto dentro ed essendo comunque raggiungibili dagli ospiti sono meno igienici di un contenitore completamente chiuso. Di contro, se usati per i succhi sono molto più comodi da pulire rispetto al dispenser con apertura a rubinetto.
Lo yogurt deve avere assolutamente il suo vassoio refrigerato per mantenerlo fresco, mentre formaggi, salumi e altri alimenti che devono conservare la fragranza stanno meglio sotto vetrinette e contenitori trasparenti. Molto comodi e funzionali anche i vassoi con cloche, soprattutto per servire singolarmente un formaggio particolare.
Tazze e bicchieri devono essere custoditi in apposite strutture che minimizzino lo spazio occupato e garantiscano la sicurezza. Per questo si scelgono di solito portatazze e portabicchieri impilabili, con appositi supporti per impedire che le stoviglie cadano. Filati e tovaglie devono anch’essi essere resistenti allo sporco e ai conseguenti lavaggi.
Altri accessori indispensabili per una colazione completa, soprattutto per la clientela internazionale, sono gli scaldavivande, dove di solito vengono conservati tutti quegli alimenti salati – dal bacon alle uova strapazzate – che devono essere serviti caldissimi; piuttosto che scegliere un modello elettrico, che farà lievitare la bolletta a livelli preoccupanti, è meglio optare per una tipologia che faccia uso di combustibile specifico, come l’alcool solido o la pasta combustibile. Nessun problema con l’elettricità invece per i cuociuova, dotati quasi sempre di meccanismi che garantiscono lo spegnimento ad avvenuta cottura o comunque di interruttori di facile utilizzo per gli ospiti.
Per quanto riguarda gli spremiagrumi, ce ne sono di bellissimi a leva ma necessitano comunque di un certo grado di pressione e possono non essere apprezzati da tutti gli ospiti. Più sono automatici meglio è, e piuttosto che offrire uno spremiagrumi manuale forse è meglio ripiegare su succhi di frutta all’arancia, ACE e quant’altro.
Se invece si vuole dare l’opportunità di darsi una spremuta fresca, esistono macchine professionali che, caricate di arance e altri agrumi, con la semplice pressione di un tasto tagliano l’agrume e lo spremono, convogliando poi il succo attraverso un comodo rubinetto per minimizzare gli sprechi. È molto comodo e funzionale, ma piuttosto costoso e non sempre semplicissimo da pulire, vista la complessità del meccanismo.
Come per i ristoranti, gli hotel con sala dedicata alla consumazione di colazione o altri pasti deve avere un numero elevatissimo di stoviglie specifiche, soprattutto tazze e tazzine con relativi piattini, bicchieri, calici, oltre naturalmente alle posate (soprattutto cucchiaini). La cosa più conveniente è scegliere dei modelli che possano essere comodamente impilati, facilitando così il lavoro ai camerieri e al personale di servizio al momento di sparecchiare e togliere le stoviglie sporche e quando c’è da preparare un tavolo per un cliente; rispetto a un comune ristorante, qui i tempi sono molto più frenetici e l’utilizzo di stoviglie in blocco è vantaggiosa sotto diversi aspetti. Bene anche sincerarsi della qualità dei materiali, visto che urti e cadute non sono infrequenti.
Le chiavi
Un discorso a parte meritano infine i portachiavi, che vengono allegati alle chiavi delle stanze alla reception e che rappresentano per molti versi un importante segno distintivo dell’hotel.
Al giorno d’oggi per motivi di praticità e sicurezza si preferisce fare ricorso soprattutto alle card elettroniche: in questo caso è bene fornirle all’interno di una piccola cartellina di cartoncino che presenti ben visibili alcune informazioni fondamentali, come nome, logo e fotografia dell’hotel, numero di telefono, di fax, eventuale sito ed email, orari di apertura della reception e del servizio colazione.
Se invece il vostro hotel fa ancora uso della chiave «classica», scegliete con attenzione i portachiavi, tralasciando quelli troppo ingombranti e pesanti e optando invece per materiali e forme che si adattino bene, sia come colori che come caratteristiche tipografiche, alle vostre personalizzazioni.